Nel contesto della consulenza giudiziaria, può essere richiesto l'intervento di consulenti di parte, noti anche come CTP (Consulenti Tecnici di Parte). Questi professionisti operano non tanto per il giudice quanto per le parti coinvolte nel processo legale. L'art. 201 del Codice di Procedura Civile stabilisce che il giudice, con l'ordinanza di nomina del consulente, assegna alle parti un termine entro il quale possono nominare un proprio consulente tecnico di parte. Questo consulente della parte partecipa alle operazioni del consulente del giudice, fornisce osservazioni sulle indagini tecniche e prende parte alle udienze e alle camere di consiglio.
Il consulente di parte gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione di questioni complesse che richiedono valutazioni tecniche dettagliate. Il suo ruolo è garantire un contraddittorio equo e supportare le argomentazioni della difesa. Solitamente, il consulente di parte presenta osservazioni verbali e scritte al consulente tecnico d'ufficio (CTU), il quale può o non può tenerne conto nelle sue relazioni depositate in atti. Questo rende il ruolo del consulente di parte molto delicato e strategico.
La perizia informatica forense viene richiesta per individuare e acquisire prove scientifiche utilizzabili in sede di processo legale. È essenziale che queste perizie rispettino rigorosi requisiti di integrità e non ripudiabilità. Le metodologie utilizzate per l'acquisizione, l'analisi e la conservazione delle prove devono essere altamente scrupolose.
All'interno di processi penali o civili, i consulenti tecnici di parte possono essere coinvolti in una serie di ambiti, tra cui consulenze tecniche su intercettazioni ambientali o telefoniche, analisi forensi su dispositivi come smartphone, tablet e navigatori satellitari, perizie su dispositivi digitali come smartphone e supporti informatici, estrazione di messaggi da smartphone, recupero di dati cancellati da computer, cellulari e dispositivi informatici in generale, contro-perizie e analisi dei sistemi server e client.