Durante la malattia il lavoratore ha diritto al mantenimento del posto di lavoro, al versamento dei contributi e ad un’indennità. Allo stesso tempo il soggetto è tenuto a non compromettere in alcun modo la sua pronta guarigione ed essere reperibile nelle fasce orarie predisposte per le eventuali visite medico-fiscali.
Se il datore di lavoro sospetta una simulazione di malattia, può richiedere una visita medico fiscale alla Ats competente per territorio, oppure ricorrere ai servizi di un’agenzia investigativa. In molte ipotesi, tramite la visita fiscale non si riesce a ricostruire l’esatta entità, e talvolta neppure la presenza, o meno, della patologia, cosicché il medico non può far altro che certificarla.
In rapporto a situazioni del genere, sono svariati i casi giurisprudenziali di dipendenti in malattia che, pur disponendo di verifiche positive da parte del medico fiscale, siano stati sorpresi a far spese, sport, o semplicemente “a spasso”. Affidarsi a un investigatore privato può essere un scelta che aiuta l’azienda ad appurare al di là di ogni dubbio l’eventuale condotta scorretta del dipendente.
Se viene accertata l’inesistenza della patologia è possibile licenziare, con effetto immediato, il dipendente per giusta causa. La simulazione di malattia costituisce, infatti, una violazione dei doveri contrattuali tale da non permettere la prosecuzione del rapporto di lavoro, poiché mina il legame di fiducia esistente tra datore di lavoro e dipendente. Se anche tu sospetti che un dipendente si approfitti del diritto alla malattia, non esitare, rivolgiti alla nostra agenzia investigativa: le prove che cerchi le troviamo noi! La nostra squadra è formata da personale altamente qualificato in campo investigativo ed utilizza tutte le attrezzature più all’avanguardia per darti il miglior servizio investigativo sul mercato.